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Maculopatia: una visita e un esame di pochi minuti può salvarti la vista

Fino al 23 febbraio
visite gratuite in molti centri ospedalieri
Il 29 gennaio parte la campagna di prevenzione e diagnosi della maculopatia.
Team di specialisti di diversi Centri ospedalieri e Cliniche universitarie saranno a disposizione della popolazione per una visita gratuita, attraverso la quale sarà possibile diagnosticare la presenza o meno di maculopatia e suggerire l'eventuale percorso terapeutico.
Come prenotare
Aderire all'iniziativa è molto semplice. E' sufficiente collegarsi con il sito maculopatie.com e scegliere la struttura più vicina.
Quali sono i requisiti
I pazienti devono avere almeno 50 anni; è infatti questa l'età nella quale si presentano di norma le prime avvisaglie della malattia. E' inoltre necessario non aver mai avuto una diagnosi di maculopatia.
La malattia
Esistono due forme di maculopatia: la forma secca, o atrofica, che riguarda circa l'80 per cento dei pazienti e che comporta un calo visivo lento e progressivo; la forma umida o essudativa, meno frequente ma molto più invalidante, a evoluzione più rapida ma con supporti terapeutici  più efficaci.
I rischi della malattia
In aumento in tutto il mondo, determina nel lungo periodo una grave riduzione visiva, che può arrivare fino alla cecità. La malattia si presenta inizialmente senza sintomi e per questo motivo è indispensabile la diagnosi precoce.
"La maculopatia è in aumento esponenziale - spiega il professor Francesco Bandello - e nel nostro Paese le persone colpite sono un milione e quattrocentomila. Non tutti sanno però che la malattia si può fermare iniziando con un semplice esame, l'OCT, in grado di diagnosticarla subito. Ma è necessario sottoporsi all'esame nella fase iniziale".
"L'OCT non è invasivo - sottolinea il dottor Lucio Buratto - dura pochi minuti e ha dimostrato una straordinaria efficacia diagnostica".
L'iniziativa del mese della prevenzione, che si concluderà il prossimo 23 febbraio, è promossa da Lucio Buratto (Direttore scientifico del CAMO, Centro Ambrosiano Oftalmico) e Francesco Bandello (Ordinario di Oftalmologia all'Università Vita-Salute di Milano) ed è nata a seguito di un'indagine demoscopica che ha mostrato come la conoscenza della gravità della maculopatia fosse poco diffusa.
Mara Sala
Pubblicato il 28 gennaio 2018
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