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CARDIOLOGIA
OMEGA 3 PER LA PREVENZIONE DEGLI EVENTI CARDIOVASCOLARI
La relazione tra dieta ricca di pesce e protezione cardiovascolare è stata confermata da studi epidemiologici condotti in diversi Paesi, che hanno collocato gli omega-3 tra i composti naturali più interessanti per le possibili applicazioni terapeutiche. Un recente studio su oltre 20.000 soggetti senza preesistenti malattie cardiovascolari, ha dimostrato che la "dieta a basso rischio" (comprendente frutta, verdura, legumi, frutta a guscio, latticini magri, cereali integrali e pesce) comporta, da sola, una riduzione del 16% del rischio di infarto. Queste evidenze sono state recepite dall'American Heart Association, che ha ribadito la raccomandazione di includere almeno due porzioni di pesce a settimana all'interno di una dieta finalizzata alla riduzione di eventi cardiaci.
Gli omega-3 possono essere ottenuti direttamente da fonti alimentari o sintetizzati per allungamento della catena e desaturazione anaerobica a partire dall'acido linoleico (ALA). Quest'ultimo acido è presente in alcuni semi, nelle noci e negli oli vegetali, mentre le principali fonti di EPA e DHA sono di origine marina (alcuni tipi di pesce, pesce azzurro, tonno e salmone).
Quando l'alimentazione non è sufficiente per garantire livelli ottimali di omega-3, si rendono necessarie le integrazioni. In questi anni sono state prodotte e messe in commercio numerosissime preparazioni di integratori alimentari contenenti questo tipo di acidi grassi con composizione variabile. Questa variabilità è conseguenza delle procedure per l'immissione in commercio degli integratori alimentari, che non sono soggetti alla stretta regolamentazione prevista per i farmaci.
Le preparazioni farmaceutiche di omega-3 sono invece caratterizzate da una concentrazione ben determinata di acidi grassi all'interno di una formulazione farmaceutica ben definita. I farmaci a base di omega-3 attualmente disponibili presentano due diverse concentrazioni di EPA e DHA: ≥84% (840 mg/g), con indicazioni differenti. Come per tutti i farmaci, la loro immissione in commercio dipende da un percorso che vede la definizione della loro efficacia attraverso adeguati studi clinici, che ne abbiamo documentata l'efficacia in determinate condizioni cliniche.
Oggi esiste un farmaco omega-3 equivalente dispensato in fascia A, a carico del Servizio Sanitario, per la prevenzione secondaria post infarto e per l’ipertrigliceridemia. A breve, potremo disporre di un altro preparato per la prevenzione delle patologie cardiovascolari con tutte le garanzie di sicurezza che solo un farmaco può dare.
 

M.S.

Pubblicato il 4 febbraio 2016

 
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