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PEDIATRIA
DIABETE INFANTILE SOTTO CONTROLLO
Fondamentale riconoscere e trattare correttamente le gravi complicanze per evitare lesioni cerebrali fatali ai bambini
Parte nel mese di gennaio 2016 la Campagna Nazionale di Informazione per promuovere la diagnosi precoce della Chetoacidosi, la grave complicanza del diabete infantile che può essere fatale ai bambini a causa delle lesioni cerebrali che può provocare. Pubblicate quest’anno le prima Linee Guida italiane pediatriche in tema, sulla base delle indicazioni scientifiche internazionali. La prima iniziativa è dedicata a bambini, genitori, insegnanti e pediatri di famiglia: è importante che riconoscano al più presto i sintomi del diabete. Le prime Linee Guida elaborate da SIEDP in materia sono fondamentali per gestire correttamente in Pronto Soccorso le condizioni spesso critiche nelle quali arrivano i bambini. Sono due delle novità che verranno illustrate in occasione del XX Congresso Nazionale SIEDP, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, in programma fino al 27 novembre a Roma.
 
E’ di grande importanza che genitori e insegnanti, ma anche i pediatri, riconoscano al più presto i sintomi dell’esordio del diabete: prima di tutto la disidratazione del bambino, con urina abbondante e di conseguenza sete costante, oltre ad eventuale dimagrimento. Questi sintomi possono aggravarsi fino a un quadro clinico grave di chetoacidosi. Se il bambino è in uno stato di sonnolenza con aumento della frequenza cardiaca, pelle flaccida, occhi affossati e secchezza orale, forse ci si trova di fronte a chetoacidosi di media e grave severità. “Sono stati rilevati dei parametri per evidenziare le situazioni a maggior rischio di sviluppare edema cerebrale” - spiega la dottoressa Rabbone – “la giovane età, chetoacidosi all’esordio di diabete di tipo 1, lunga durata dei sintomi, chetoacidosi severa, uso di bicarbonato. I sintomi per riconoscere l’edema cerebrale sono: cefalea, riduzione del battito cardiaco, aumento della pressione arteriosa, desaturazione e segni neurologici specifici. La prevenzione della chetoacidosi è un fattore chiave per evitare gravi complicanze neurologiche o il decesso”.

L’iniziativa è a cura di SIEDP, con il contributo non condizionato di Bayer HealthCare: prevede la distribuzione di materiale informativo nelle scuole di tutta Italia oltre che presso gli studi di 10.000 pediatri. In programma anche la trasmissione periodica di una newsletter informativa. “Promuovere la diagnosi precoce del diabete infantile” – precisa il Professor Mohamad Maghnie, Presidente SIEDP – “è indispensabile per evitare che i bambini arrivino in Pronto Soccorso in condizioni critiche: infatti ancora oggi alcuni di loro muoiono a causa delle lesioni cerebrali, la conseguenza più grave della chetoacidosi
 
M.S.
Pubblicato il 20 gennaio 2016


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