Parto in casa e tutela della salute - Ippocraterosa

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Parto in casa e tutela della salute

E' urgente un approfondimento da parte del Ministero della Salute sulle cause della morte per setticemia a seguito di parto a domicilio avvenuto in provincia di Cagliari, nonché una regolamentazione dedicata a tutela della salute delle donne e dei neonati”. Così il prof Antonio Chiantera, Segretario Nazionale AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani), a seguito delle interrogazioni parlamentari al ministro della Salute, presentate in entrambi i rami del Parlamento dalla Senatrice Laura Bianconi, presidente di Alternativa popolare-Centristi per l'Europa al Senato, e dall’Onorevole Benedetto Francesco Fucci, membro della Commissione XII della Camera dei Deputati.
Nel momento in cui consentiamo di eseguire a domicilio una procedura delicata come il parto – aggiunge Chiantera – non possiamo accettare che i cittadini che optino per questa possibilità ricevano minori garanzie in termini di tutela del diritto alla salute.
La giovane mamma (35 anni), deceduta dopo aver partorito in casa il suo terzo figlio, aveva cominciato ad accusare forti dolori all'addome ed è stata portata d'urgenza all'ospedale Brotzu di Cagliari, dove è morta nel reparto di rianimazione. L'associazione dei ginecologi ribadisce che, data la gravità della vicenda, il Legislatore dovrebbe provvedere a un’attenta regolamentazione di questa materia affinché le donne che decidono di partorire in casa possano avere tutte le garanzie in termini di  sicurezza e tutela della salute propria e del nascituro.

Francesca Rinaldi
Pubblicato il 22 novembre 2017

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