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DOLORE CRONICO
FIBROMIALGIA, LA MALATTIA INVISIBILE
In Regione Emilia Romagna un Gruppo tecnico di lavoro su questa complessa patologia
La fibromialgia, o sindrome fibromialgica, è una malattia molto frequente e difficile da riconoscere a causa dell’assenza di specifici esami in grado di certificarne i sintomi. E' caratterizzata da dolore cronico e diffuso e proprio per questo viene spesso definita “malattia invisibile”. A seguito del dibattito nazionale, che vuole far chiarezza sulla gestione di questa patologia che può creare serie invalidità, al quale hanno partecipato AMRER - Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna, Istituzioni regionali, clinici e cittadini, la Regione Emilia Romagna (prima regione nel nostro Paese) ha costituito un gruppo tecnico di lavoro dedicato alla patologia.
Il gruppo tecnico, composto da una squadra di 15 esperti, lavorerà a pieno ritmo fino al 31 dicembre prossimo per rilevare i bisogni dei pazienti con l'obiettivo di approfondire le conoscenze su una patologia che, con una prevalenza del 2-4 per cento nella popolazione generale, sembra prediligere il sesso femminile con un rapporto uomo-donna di 1:8.
Il 15 per cento delle visite specialistiche presso un ambulatorio reumatologico è erogato per pazienti con questa sindrome.
«La fibromialgia è una malattia complessa che si caratterizza per una sintomatologia dolorosa diffusa, nella quale il dolore cronico (cioè persistente) diventa un elemento parassita che compromette pesantemente la qualità di vita del paziente. Appartiene ai cosiddetti reumatismi extra-articolari generalizzati – spiega Marcello Govoni, reumatolgo all'Ospedale Sant’Anna, Cona di Ferrara – e non esistono dati epidemiologici definitivi ».       
Il gruppo tecnico di lavoro regionale nei prossimi mesi si adopererà per migliorare la conoscenza della malattia e la sua epidemiologia (incidenza e prevalenza), per stabilire l’appropriatezza diagnostica e dei trattamenti, per proporre percorsi e prestazioni assistenziali appropriati e infine per programmare interventi di comunicazione e formazione per gli operatori, i pazienti e le loro famiglie.

Martina Serra
Pubblicato il 22 luglio 2016
 
 
 
 
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