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Uno chef stellato all’ospedale “Cristo Re” di Roma

Al servizio della ristorazione ospedaliera grazie al progetto di ricerca IN-Intelligenza Nutrizionale
Nuovo standard di nutrizione collettiva con il progetto IN-Intelligenza Nutrizionale: innovazione, ricerca e alta cucina al servizio della scienza per la salute e il benessere del paziente in ospedale. Si tratta di un nuovo protocollo di ricerca sperimentale e interdisciplinare tra Sapienza Università di Roma, Ospedale Cristo Re, GioService e lo Chef Niko Romito che rivoluziona la ristorazione collettiva portando la scienza e le tecniche dell’alta cucina tra le corsie dell’ospedale, perché il cibo diventi parte integrante della cura stessa. Presentato davanti al Ministro della Salute Lorenzin il progetto di ricerca interdisciplinare è attivo da aprile 2017 come progetto pilota all’ospedale “Cristo Re” di Roma che soddisfa circa 250 persone al giorno. Il progetto IN-Intelligenza Nutrizionale provvede ai due pranzi principali del complesso ospedaliero e a quelli della Casa di Cura Villa Betania. I primi risultati a un mese dall’attivazione con il sistema a regime: i pazienti dichiarano di essere molto soddisfatti del cibo, prodotto con le stesse materie prime usate da sempre nel complesso ospedaliero, ma lavorate secondo il nuovo protocollo. Con più sapore, consistenze corrette e colori vividi e invitanti. Bilanciati e saporiti, circa 500 calorie con una spesa che si aggira sotto ai 4 euro per primo, secondo, contorno.
IN -Intelligenza Nutrizionale innova in maniera dirompente la scienza dell’alimentazione e la degenza ospedaliera, poiché standardizza procedure e risultati del servizio di ristorazione introducendo nuovi paradigmi di valutazione della qualità del servizio ospedaliero, alla luce di un più ampio concetto di benessere che parte innanzitutto dall’alimentazione come primo elemento per il benessere fisico e psicologico dei pazienti ricoverati.
 
Secondo lo chef Niko Romito, infatti, attraverso la creazione di procedure canonizzate, facilmente replicabili da personale adeguatamente formato, è possibile applicare tecniche e conoscenze messe a punto nella ristorazione di ricerca per offrire al paziente un'alimentazione realmente integrata al percorso di cura. “Tutto ciò – sottolinea Niko Romitoè frutto di svariati anni di esperienza e di rigorosa indagine scientifica. È proprio nei luoghi di cura che il cibo dovrebbe fungere da prima cura. Le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei nuovi menù sviluppati, la standardizzazione e replicabilità delle ricette sono fondamentali, ma ciò che mi rende particolarmente felice è il pensiero che il paziente potrà affrontare l’esperienza ospedaliera in maniera diversa e che il progetto diventerà parte integrante del suo percorso di cura”. Non è soltanto una questione nutrizionale o salutare, ma anche di piacevolezza e risparmio. Un prodotto trattato secondo modelli replicabili e formule esatte conserva, oltre ai suoi valori nutritivi, un aspetto e una palatabilità migliore, e consente di abbattere i costi.
Promosso da GioService del gruppo Giomi Spa IN-Intelligenza Nutrizionale è realizzato in collaborazione con l’Ospedale Cristo Re di Roma, l’Unità di Ricerca in Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione Umana – Sapienza Università di Roma, lo chef 3* Michelin Nico Romito che partecipa con la sua divisione “Metodo Niko Romito” e Analysis Group, che ha permesso di testare per la prima volta il valore nutrizionale degli alimenti dopo la trasformazione. “Se il Progetto ha dato risultati quanto mai brillanti – commenta Andrea Sponzilli General Maneger Gioservice, vicedirettore amministrativo Ospedale Cristo Re – adesso inizia la vera sfida, volta al processo di miglioramento continuo e di esportazione della metodologia in quante più strutture possibile, per rendere veramente accessibile il nostro nuovo standard di nutrizione collettiva”.

Luisa Rota
Pubblicato il 2 agosto 2017
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